Il contante è un metodo di pagamento universale e per favorire la ripresa delle nostre comunità, aziende ed economie da questa pandemia la possibilità di scegliere il metodo di pagamento è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno.
Mentre iniziamo a guardare l’Europa uscire dal lockdown, finalmente ci sembra di vedere quel piccolissimo barlume di luce alla fine del tunnel. Eppure, dobbiamo chiederci come il COVID19 ci ha colpito come comunità globale e come ha costretto il settore dei pagamenti ad adattarsi alla crisi e alle esigenze del consumatore. Per non parlare di quanto abbiamo imparato da questa pandemia e come sarà il futuro dei pagamenti dopo un evento che ha avuto un simile impatto sulla nostra vita.
La sopravvivenza delle attività…
Per le aziende il modo migliore per sopravvivere è stato rivalutare il modo di offrire i loro servizi… Alcune attività hanno infatti dovuto adattarsi a specifici sistemi di consegna, creando pop up store digitali per vendere i loro prodotti in stile e-commerce.
In questa fase storica il settore dei pagamenti ha realmente avuto modo di scoprire come la comunità globale delle aziende può resistere durante una crisi e anche come saremo capaci di adattarci ulteriormente in futuro.
Aumento delle quantità di denaro prelevate…
Mentre le restrizioni del lockdown hanno incoraggiato il ricorso a pagamenti contactless e all’acquisto online, si è assistito a un crollo del prelievo di denaro contante… Crollo che, però, è stato controbilanciato dall’aumento delle quantità di denaro prelevate. Sintomo del fatto che, nonostante una diminuzione del numero di visite agli ATM, il contante sia ancora necessario come metodo di pagamento, al punto che i consumatori hanno aumentato le quantità prelevate!
Basti pensare che in Europa, l’aumento della ri-circolazione del contante fino al 10 aprile è passata da € 41.2 miliardi a € 1.33 trilioni. Certamente grandi numeri, ma cosa significa questo di fatto?
La BCE ha evidenziato che da un precedente sondaggio era emerso che circa un terzo di tutto il contante in circolazione è tenuto dalle famiglie come un bene rifugio per “tempi duri”. Aggiungeremmo che questo è esattamente il tipo di comportamento che ha visto ridurre le visite agli ATM, ma ha fatto al contempo aumentare le quantità prelevate.
La Banca Centrale irlandese ha anche evidenziato un marcato aumento dei prelievi, “abbinato a un minor numero di transazioni presso gli ATM”, suggerendo che le persone hanno concentrato i loro prelievi di contante in un numero inferiore di visite agli ATM. Il che ha senso in un contesto storico contraddistinto da importanti restrizioni da lockdown.
La scelta del metodo di pagamento come un vantaggio…
Quindi, il settore dei pagamenti è stato colpito? No, si è soltanto adattato alla situazione.
La comunità internazionale si è adattata alla nuova normalità per consentirci di riprenderci da questa crisi, ovvero con nuovi modi di fare affari e pagare beni e servizi.
Il contante recupererà I suoi numeri? Probabilmente no – ma questo non significa che non ce ne sia bisogno.
La scelta del metodo di pagamento aiuterà le economie, le aziende e le attività ad andare avanti e a riprendersi da questa pandemia globale storicamente unica. Le aziende dovranno quindi offrire ai loro clienti un ventaglio di metodi di pagamento per mantenere un certo equilibrio e assicurare che tutte le esigenze dei consumatori vengano soddisfatte.
Se, quindi, vi fosse ancora il dubbio che il contante sia morto, la risposta è no… Il contante non è morto e non morirà, non fino a quando non avremo un’alternativa digitale all-inclusive che si adatti alle esigenze di ogni individuo. Il contante è una forma universale di pagamento e ha ancora un ruolo nella società.
Pertanto, mentre usciamo da questa crisi e cominciamo a guardare verso il futuro, dobbiamo continuare ad adattarci alle esigenze dei consumatori e offrire il metodo di pagamento che richiedono… specialmente se dobbiamo riprenderci del tutto da una pandemia che ha avuto effetti dannosi sull’economia mondiale.
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